Le Narade nel folklore calabrese
La Narada o Anarada è una figura tipica del folklore calabrese, e in particolare delle zone della Calabria grecanica. Ha l’aspetto di una donna bellissima che però ha delle zampe d’asina al posto dei piedi.
Si narra che sia molto forte e agile, e che abbia la capacità di modificare la propria voce: stratagemma che adotta per attirare le sue vittime.
Di giorno le Narade restano nascoste, in quanto mal sopportano la luce del sole. Escono allo scoperto invece di notte, e si spostano a cavallo di un ramo di sambuco. Prediligono i laghi e i corsi d’acqua, caratteristica questa che le accomuna alle Nàiadi della mitologia greca.
Le Narade si nutrono di carne umana, soprattutto di bambini, ma anche di donne. Non disdegnavano, comunque, la carne di qualche giovane, quando capita a portata di mano.
Quando qualche pastore non rientrava a casa dopo una lunga giornata di lavoro, gli anziani solevano dire: “O è caduto, o lo ha preso la Narada”.
Le Narade infatti usavano camuffare la loro voce per attrarre le vittime lontane da sentieri sicuri, per poi divorarle.
La fame comunque non è l’unico motore delle loro azioni. C’è un’altra forte pulsione che le caratterizza, ed è quella di procreare. Per questo motivo tendono ad eliminare le donne, per poi attirare i loro mariti e accoppiarsi con essi.
Per quanto temibili, le Narade non sono però molto scaltre, e i contadini riescono facilmente a batterle in astuzia.
Si narra che, un giorno, una Narada attirò una donna di paese presso un corso d’acqua, invitandola a lavare lì i suoi panni. La donna tuttavia notò gli zoccoli d’asina della creatura e ne riconobbe perciò la natura. Decise quindi di non avvicinarsi al fiume, e raccontò una scusa banale: doveva tornare a casa a recuperare un oggetto dimenticato. Chiese perciò alla Narada di restare a guardia dei suoi panni. La creatura le diede retta di buon grado, e la donna riuscì a fuggire sana e salva.
Un altro stratagemma usato per difendersi dalle Narade è offrire loro dei latticini, di cui vanno matte.
Sulla pagina della Dark Abyss Edizioni puoi scoprire altre spaventose leggende del folklore italico!
Se ti piacciono questi contenuti mitologici, segui il mio blog. Se vuoi scoprire qualcosa di più sul folklore calabrese, scopri la figura della Magara.