Intervista ad Arianna Petracin, autrice di Angelica e Dannata
Oggi ho il piacere di ospitare per un’intervista Arianna Petracin, già autrice de L’inferno è femmina. La scelta della data non è casuale, perché proprio in questa giornata esce Angelica e dannata, sempre edito da Dark Abyss Edizioni. Si tratta di un romanzo autoconclusivo urban fantasy, a base di angeli, demoni, mitologia assortita e… qualcuno ha detto alberi?
Ma bando alle ciance e partiamo subito.
Ciao Arianna e benvenuta su Oltre le rune!
Vuoi raccontarci la trama di “Angelica e dannata” in pillole?
Ciao Lisa, e grazie per avermi inserita nel tuo mondo norreno!
Allora, tralasciando gli alberi…
Angelica e Dannata è composto in realtà da due testi, un prequel e un primo volume con un salto temporale. Tutto inizia da Eva, che volerà letteralmente, tra inferno e paradiso alla scoperta delle sue peculiarità, senza lasciare indietro la sua vita terrestre. È un romanzo dove il male e il bene si mescola molto più che ne L’Inferno è Femmina. I segreti e i sotterfugi saranno all’ordine del giorno, rischiando di spezzare qualche cuore, insieme a battaglie all’ultimo sangue. Come sai, io adoro anche mescolare molte razze, di fatto pure qui, troverete angeli, demoni, streghe e licantropi. Non vi resta che scoprire chi è davvero Eva, perché farà un patto col demonio? Perché un giovane licantropo sfiderà il volere del suo Alpha? Gli angeli sono davvero puri e privi di peccati? Tra peccati capitali, essenze infernali, coppe divine e figure mitologiche, i vari protagonisti avranno il loro da fare…
Quali sono i temi principali del tuo romanzo, vuoi parlarcene?
È un romanzo di crescita per molti aspetti, in cui abbandono, amicizia e amore si mescolano senza fine.
Come hai avuto l’ispirazione per questo libro? E come è andato il processo di scrittura?
È nato poco dopo L’inferno è Femmina. La primissima stesura ha di fatto qualche annetto. Nasce per un bisogno di rivincita, una necessità di evadere e di credere che tutto sia possibile se lo si desidera davvero…
Come anticipavo, numerosi elementi di mitologia ebraica sono stati da te integrati nel tuo libro. Puoi raccontarci qualcosa di più?
Ho sempre amato moltissimo alcune figure mitologiche, tra cui il Cerbero, la Fenice e il Grifone. Il perché in realtà è blando, a parte per la Fenice, un essere che rinasce dalle sue ceneri, il Cerbero protegge “la sua casa”… Sono “mostri” che mi hanno sempre incuriosita, ho voluto quindi dar loro spazio tra le pagine, continuando a sognare…
In “Angelica e dannata” non ci sono solo riferimenti alla mitologia ebraica. Puoi raccontarci cos’altro possiamo trovare?
Oltre agli alberi? Tantissimi alberi! E Astaroth…
E in ultimo, prima di salutarci. A chi consiglieresti il tuo libro?
Non si rivolge una fascia d’età precisa, anche se per alcuni tratti sicuramente andrei almeno ad un +16, ma lo consiglio a chi ha bisogno di credere, di sognare. A chi ha sofferto o sta soffrendo, ma anche a chi vuole vivere un’avventura unica, in un paradiso fin troppo ricco e un inferno che può dare più di ciò che si immagina. Spero di essere riuscita, a trasmettere la speranza tra le pagine. E non dimentichiamo i lupi! Gli alberi! I lupi che corrono tra gli alberi!!
Grazie per questa chiacchierata!
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