Alice Kyteler, la strega di Kilkenny
Durante la mia visita a Kilkenny, in mezzo a tutti quegli edifici caratteristici, metà in stile irlandese e metà in stile inglese, mi sono imbattuta in uno in particolare che ha catturato la mia attenzione. Facciata di pietra, insegna ondeggiante al vento con su disegnato un gatto nero, e lucide lettere in metallo a comporre le parole “Kyteler’s Inn“.
Si tratta di un pub in cui si può bere dell’ottima birra e, se si capita nella serata giusta, ascoltare musica tradizionale irlandese. L’interno è caratteristico tanto quanto l’esterno, ma c’è una cosa in particolare a catturare l’attenzione: la statua di una strega, che accoglie i visitatori con una scopa in mano.
Ma il Kyteler’s Inn non è solo un pub, e quella non è solo una statua. Si tratta, infatti, della testimonianza della vita e della storia di Alice Kyteler, una strega irlandese.
Secondo le cronache, il suo sarebbe stato il primo caso europeo di caccia alle streghe!
Ma partiamo con ordine.
La strega di Kilkenny
Alice Kyteler – o meglio, Dame Alice Kyteler, come viene chiamata in Irlanda – nacque nel 1263 a Kilkenny da una famiglia benestante. Fu proprio lei ad aprire il Kyteler’s Inn nel XIII secolo: ai tempi si trattava di una locanda.
Ma la storia di Alice va ben oltre quella di una semplice locandiera. È infatti nota per la sua serie di matrimoni sfortunati.
Alice si sposò quattro volte, sempre con uomini facoltosi. Il primo marito si ammalò e morì pochi anni dopo le nozze. Il secondo perì improvvisamente, e anche il terzo andò incontro a una fine misteriosa e prematura.
Alice sposò quindi il suo quarto marito, Sir John de Poer. Ma un’oscura malattia colpì anche lui, causandogli la perdita di capelli e unghie.
Quattro mariti, tutti e quattro trasformati dalla malattia e portati in punto di morte, costituivano una serie troppo cospicua perché si pensasse a un caso. Inoltre John de Poer scoprì una cassapanca della moglie contenente “un sacco pieno di oggetti orribili e detestabili” tra cui unghie e capelli umani (così narrano le cronache dell’epoca). Fu allora che l’uomo seppe di essere vittima della stregoneria di Alice.
Con quelle prove, denunciò la moglie al vescovo del tempo, Richard de Ledrede.
Iniziò quindi il processo a carico di Alice Kyteler, che venne accusata di evocare entità demoniache, usare pozioni e unguenti per legare a sé gli uomini, e per aver ucciso usando la stregoneria i suoi precedenti mariti. Insieme a lei venne processata anche Petronella de Meath, domestica di Alice accusata di essere sua complice.
Ma il processo contro la strega di Kilkenny ebbe dei risvolti inaspettati.
Il processo ad Alice Kyteler
Alice apparteneva a una famiglia ricca e influente, a differenza della maggior parte delle donne che vennero accusate di stregoneria e bruciate sul rogo. Nel suo caso infatti il vescovo de Ledrede ebbe serie difficoltà a fare condannare Alice. Anzi, a un certo punto della nostra storia fu proprio il prelato a essere arrestato!
Inoltre si narra che proprio quando si giunse al punto di emanare la sentenza nei confronti della donna, il campanile della chiesa di Kilkenny crollò. La popolazione e il vescovo non ebbero più dubbi: Alice era davvero una strega. Ma proprio di fronte a quella conferma la loro paura nei confronti della donna crebbe a dismisura…
Alla fine, Alice riuscì a fuggire in Inghilterra, e di lei non si seppe più nulla. Suo figlio, che a sua volta aveva ricevuto delle accuse, ricevette una ben lieve condanna: andare a messa ogni giorno e sfamare i poveri.
Meno fortunata fu Petronella, la domestica di Alice. Sotto tortura, ella confessò di aver appreso la magia oscura dalla sua padrona, “la più grande maga di Irlanda o probabilmente del mondo intero”. Dopodiché fu bruciata dinanzi a una grande folla nella piazza del municipio di Kilkenny.
Quella di Alice Kyteler è una storia incredibile, e Kilkenny ne porta ancora il fascino.
Per chi capita da quelle parti, una visita al Kyteler’s Inn è d’obbligo!
Lettura consigliata (in inglese): Dame Alice Kyteler the Sorceress of Kilkenny A.D. 1324.
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