Rune e sciamani ne “La conta delle ossa”
Una delle cose che più amo, da quando sono un’autrice, è collaborare con altri autori o artisti, tutti uniti sotto il vessillo del dark, del perturbante e del fantastico oscuro.
Quando c’è comunione di temi e di intenti, non importa che le forme di espressione siano diverse. Anzi, la varietà di strumenti di comunicazione dona, per chi ne fruisce, un’esperienza completa e, per chi partecipa, è un arricchimento reciproco.
Emblema di questo arricchimento è stata la mia esperienza con Racconti dal Profondo.
Racconti dal profondo
Racconti dal Profondo è un progetto indipendente nella forma di una serie di albi che raccolgono racconti horror di autori italiani e illustrazioni a tema. Il tutto vestito di una estetica vintage che onora
le riviste pulp del 1900. Ogni uscita è tematica e tratta un diverso sottogenere del terrore.
In passato ho seguito con interesse il lavoro del team dietro questo progetto, distintosi fin dall’inizio per la qualità del prodotto e la cura prestata sia nella sua realizzazione, che nella promozione social. Così, all’annuncio del tema del terzo numero (il sogno), ho inviato un mio racconto che lo reinterpreta in chiave sciamanica.
Erranti nell’abisso, s’apron pagine d’inchiostro immondo.
Vi abbiam raccolto incubi che fan tremare il mondo.
Benvenuti, nei Racconti dal Profondo.Racconti dal Profondo
La conta delle ossa
Nel terzo numero di Racconti del Profondo è stato pubblicato un mio racconto dal titolo “La conta delle ossa”.
Questo racconto nasce dai miei studi sullo sciamanismo, e attinge ad abitudini e tecniche di alcuni popoli originari della Siberia e dell’Asia nord-orientale. In particolare, si ispira alle tradizioni delle tribù di Yakuti, i Samoiedi e i Nenci.
Il protagonista, Timur, è un ragazzo appartenente a una tribù siberiana. Da piccolo viene afflitto da una misteriosa malattia, che lo porta vicino alla morte. Durante la sua infermità, Timur fa un sogno molto strano, in cui compare una donna dalla testa di uccello, che si presenta come sua Madre.
L’Uccello Rapace-Madre rise, emettendo un suono stridulo.
La conta delle ossa, Lisa Bilotti
«Sono qui per te, Timur. È arrivato il momento di Svegliarti».
Il bambino si grattò la testa.
«Ti fermerai a lungo?»
«Solo quanto serve» rispose l’Uccello Rapace-Madre. «Sofron si occuperà di te per un po’. Poi tornerò. La prossima volta che ci vedremo, ti strapperò la carne dalle ossa. E tu dovrai restare immobile».
La conta delle ossa” è accompagnato da una splendida illustrazione, opera di Sam Levi, pittore e disegnatore messinese.
All’interno dell’opera, sono state inserite tre rune legate all’esperienza sciamanica e alla Madre presente nel mio racconto: Eihwaz, Perthro e Berkano.
Lo sciamanismo
Lo sciamanismo è un fenomeno magico-religioso originario delle zone siberiane e centro-asiatiche, e successivamente diffuso in America del Nord, in Indonesia, nell’Oceania e altrove. Gli sciamani sono delle figure che, sperimentando un particolare contatto con il mondo degli spiriti, acquisiscono alcune capacità straordinarie, compresa quella di guarire.
Le tradizioni sciamaniche delle diverse zone del mondo differiscono tra di loro sotto certi aspetti, ma sono caratterizzate da taluni elementi comuni. Tra di essi c’è l’iniziazione, vale a dire l’introduzione dello sciamano ai segreti del mondo degli spiriti. In molti casi, l’iniziazione avveniva sottoforma di malattia, sogno e/o estasi. L’infermità infatti concretizzava il percorso di “passione, morte e resurrezione” dell’iniziato, che “moriva” nella sua forma umana, finita e incompleta, e rinasceva purificato e pronto ad accogliere la conoscenza.
Anche la “malattia-vocazione” di Timur ha valore di iniziazione. Durante il suo stato febbricitante, egli sogna l’Uccello Rapace-Madre, che gli svela il suo destino, donandogli un assaggio di conoscenza.
Non è un caso che nel sogno compaia un albero: in molte leggende esso è l’asse che attraversa i mondi visitati in spirito dallo sciamano (il Mondo di Sopra, il Mondo di Mezzo e il Mondo di Sotto).
Un altro elemento comune nelle tradizioni sciamaniche è la presenza di uno sciamano anziano che istruisce l’iniziato. Lo stesso accade nel mio racconto, in cui Timur è affiancato da Sofron. Questo personaggio è un omaggio a Sofron Zateiev, uno sciamano yakuta realmente esistito.
Le rune
L’opera di Sam Levi che correda “La conta delle ossa” raffigura il sogno di Timur con tutti i suoi elementi: l’Uccello Rapace-Madre, l’albero, le ossa che pendono dai suoi rami. Ho chiesto inoltre a Sam di inserire alcune rune, legate ai temi presenti nel racconto:
- Eihwaz: runa per eccellenza che identifica il viaggio sciamanico quale capacità dello sciamano di affrontare la morte in vista della rinascita. Eihwaz infatti rappresenta la fine delle cose, che fa spazio a nuovi inizi. Questa runa inoltre viene generalmente associata a Yggdrasil, l’albero cosmico della mitologia norrena che regge i 9 mondi.
- Perthro: rappresenta i misteri svelati. È un’esperienza di trasformazione che comporta l’acquisizione di una nuova conoscenza, similmente a ciò che avviene con l’iniziazione sciamanica.
Nella tradizione sciamanica siberiana, il candidato all’iniziazione veniva fatto a pezzi e gettato in un calderone. Da lì ne rinasceva come un uomo nuovo, consapevole dei segreti del mondo. Allo stesso modo, Perthro rappresenta il Calderone della Rinascita. Identifica la nostra capacità di comprensione e di ricostruzione. - Berkano: rappresenta l’archetipo femminile per eccellenza. È simbolo di fertilità e di rinascita. È un invito ad abbracciare il cambiamento e a far spazio a ciò che sta per venire alla luce, sia che si tratti di cose materiali o immateriali. È anche un segno di trasformazione personale, di risveglio.
Fonte: Lo Sciamanismo e le Tecniche dell’Estasi, Mircea Eliade
Acquista il terzo numero di Racconti dal Profondo, in bianco e nero o con fondo vintage per leggere il mio racconto e ammirare l’illustrazione di Sam Levi.
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